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Esistenza e domanda su Dio: un metodo

Pontificia Università della Santa Croce, Roma, 25 novembre 2022

Pomeriggio di studio su Il senso religioso di don Luigi Giussani in occasione del centenario della sua nascita.

Interventi: René Roux (Università di Lugano), Gianfranco Dalmasso (Università di Bergamo) Leonardo Lugaresi (Associazione Patres), Ezio Prato (Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale), Marco Vanzini (Pontificia Università della Santa Croce).

Discussant: Ilaria Vigorelli (Pontificia Università della Santa Croce), Paolo Prosperi (Pontificia Università della Santa Croce).

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Il Gruppo di Ricerche di Ontologia Relazionale (ROR) ha dedicato una giornata alla figura di don Giussani e, in particolare, al suo libro Il senso religioso, ritenendolo un testo ricco di spunti per la società in cui ci troviamo immersi, post-moderna e post-cristiana. Il senso religioso è l’espressione più alta della ragione, in esso l’uomo conosce il vertice della sua statura: nella vita di ciascuno c’è una domanda trascendente a cui corrisponde una risposta della stessa natura.

Il libro è un invito a stare nella gioia e nella profondità cristiana, ma anche a saperla comunicare all’esterno: Don Giussani ebbe, infatti, il dono particolare di saper mostrare come in Gesù Cristo si compiono le aspettative più profonde del cuore dell’uomo.

Alla base del cristianesimo c’è un incontro: Dio parla agli uomini come ad amici. Don Giussani ci invita a riconsiderare la meraviglia che oggi l’incontro con la realtà ancora suscita in noi. Ancorché immersi in una società virtuale, e con ciò pienamente controllabile, siamo chiamati a riconoscere un’alterità che ci meraviglia, proprio perché non ci appartiene completamente e, con ciò, ad aprirci all’infinito.

L’esperienza dell’incontro, oggi, potrebbe anche funzionare come chiave di lettura per un rinnovato dialogo tra il cristianesimo e le religioni: come mai siamo arrivati a pensare che tutte le religioni sono uguali? Abbiamo posto la questione delle religioni solo come salvezza e non come verità; abbiamo un modo di pensare la religione solo a partire dall’interiorità dell’uomo. Quali prospettive nuove percorrere? Solo una nuova apertura all’incontro con l’altro potrà svelarlo.

Locandina