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Kneeling Theology: Ratzinger’s Theological Epistemology

Pontificia Università della Santa Croce, Roma, 7 giugno 2023

Intervento: Filip Veber (Faculty of Theology of the University of Ljubljana)

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Per poter analizzare l’epistemologia teologica di J. Ratzinger, Filip Veber si è soffermato prima a ragionare con i presenti su cosa sia la teologia, individuando tre principali dimensioni. In primo luogo, la teologia è la parola su Dio, è la parola con cui si annunciano le grandi opere di Dio. Seconda dimensione: la teologia è un dialogo (dia-logos, letteralmente dia – “attraverso” e logos – parola, discorso, ragione). Che cos’è la teologia, se non un dialogo continuo tra Dio e il suo popolo? San Paolo afferma che è lo Spirito Santo nei nostri cuori (Rm 5,5; 8,15; 8,26) a guidare il dialogo con Dio. Terza dimensione: la teologia è la Teo-logia, la parola, il Logos di Dio (Eb 1,1-2). Il Figlio unigenito (Gv 1,18) è l’esegeta principale del Padre non solo con le sue parole ma, ancor più, con le sue opere e con tutto il suo essere. Egli è la teologia incarnata, luogo in cui colui che nessuno ha mai visto è diventato visibile per noi.

Successivamente Veber ha proposto alcune riflessioni sulla “teologia in ginocchio”, come può essere chiamata l’epistemologia teologica di Ratzinger, per la sua profonda impronta spirituale. Non sono mancati a tal proposito riferimenti all’opera di Hans Urs von Balthasar, che ha parlato della dialettica tra teologia in ginocchio e teologia seduta, nonchè di teologia e santità come “sorelle nello spirito” che si appartengono indissolubilmente. Ratzinger afferma con decisione: «L’uomo che impara a credere impara anche a inginocchiarsi. E la fede che non ha più familiarità con l’inginocchiarsi sarebbe malata nel suo nucleo». Una conseguenza ulteriore da esplorare è la connessione tra preghiera e ricerca teologica, dove “la teologia deve irradiare una ricerca orante”. Proprio in tale prospettiva Veber ha approfondito il discorso sul carattere ecclesiale della teologia di Ratzinger e il suo legame con la liturgia.

A conclusione dell’incontro delineato Veber si è concentrato sulle dimensioni della “serietà epistemologica e della razionalità della fede” principi essenziali nel pensiero di Ratzinger, insieme alla sua nozione di “ermeneutica della fede”. A tal proposito è stata proposta una  lettura critica di alcuni passaggi della trilogia ratzingeriana Gesù di NazarethIntroduzione al cristianesimo e dell’enciclica Deus Caritas est, dove il carattere dell’epistemologia teologica di Ratzinger come “teologia in ginocchio” si rende più evidente.

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