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Carismi e fragilità

Pontificia Università della Santa Croce, Roma, 28 ottobre 2022

Pomeriggio di studio sui carismi in dialogo con Luigino Bruni a partire dal suo libro La comunità fragile (Città Nuova, 2022).

Interventi: Fabrizio Ficco (Università Pontificia Gregoriana, Roma), Paola Beffa Negrini (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia), Maurizio Botta (Santa Maria in Vallicella, Roma), Ilaria Vigorelli (Pontificia Università della Santa Croce).

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Non si può far comunità senza partire dalla relazione, che nei carismi ha il suo fulcro intorno alla persona del fondatore, ma la relazione, in quanto tale, è fragile. Questa vulnerabilità spesso si palesa alla morte del fondatore, momento in cui è probabile che la prima organizzazione nucleare e fiduciaria debba essere messa in dubbio per garantire la vita del carisma stesso.

A questa delicata fase, Luigino Bruni ha connesso un mutamento strutturale importante: la comunità perde la sua somiglianza al modello “animale”, in cui al centro vi è il cuore pulsante del fondatore, per passare al modello “pianta”, che vive attraverso le radici. Queste ultime non rappresentano il passato eppure, senza mai tradire il carisma originario, mandano messaggi diversificati a tutta la pianta, provvedendo alla linfa vitale e proiettando così il carisma nel futuro. La sostanza del carisma resta la stessa, è la vita della comunità che si struttura in un sistema differente!

Questa visione di Bruni si è rivelata per la sua grande lucidità, ma soprattutto per un’attenzione particolare alla competenza umana nelle relazioni e, di conseguenza, nella lettura e nel riconoscimento delle crisi interne alle comunità: molte di esse si sarebbero potute evitare proprio a partire dalle relazioni.

La sua lettura ha svelato altresì una grande apertura di cuore, intesa come attestazione di un cammino spirituale e personale di fede che non riconosce una cesura tra l’umano e lo spirituale. Il punto allora è ripensare una teologia del rapporto carisma-fondatore.

La proposta di Luigino Bruni è partita dal binomio cuore-radici: una proposta interessante anche per declinare in modo nuovo il dialogo tra carisma e istituzioni. Il Gruppo di Ricerche di Ontologia Relazionale (ROR) ha accolto la sfida di ripensare la relazione tra doni carismatici e doni gerarchici, tra carisma e istituzione, tra forme giuridiche che possono ostacolarne o favorirne l’azione vitale. Ma accettando l’intuizione dialettica di Bruni “cuore-radici” la sfida resta, pur sempre, “l’unità nella molteplicità di relazioni”. Quest’ultima, infatti, non può mai prescindere da una sorgente, che resta principio fondale, anche nel senso di un certo ordine e/o di una certa gerarchia.

Esistono dei momenti oscuri del cammino spirituale e di fede: un’incapacità di avvertire Dio, ma il punto è non perdersi nel buio, perché il passaggio può durare solo un attimo!

Locandina

 

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